Nuovo Codice degli Appalti 2023: la guida completa

Il nuovo Codice degli Appalti 2023 (d.lgs n. 36/2023) è entrato in vigore il 1 aprile e porta con sé molte novità interessanti.

Ma facciamo un passo indietro, che cos’è il Codice degli Appalti e a cosa serve?

Il Codice degli Appalti è una legge, o meglio una normativa, che disciplina i rapporti tra la pubblica amministrazione e le società incaricate a svolgere determinati servizi o opere pubbliche. Il primo Codice degli appalti, emanato per la prima volta nel lontano 1865, ha subito nel corso degli anni diverse modifiche e aggiornamenti determinando così un quadro normativo del tutto disarticolato e peggiorativo.

Un nuovo Codice degli Appalti, quindi, era necessario (ma anche richiesto da anni dalla Commissione per allineare la disciplina nazionale a quella Europea!) ma d’altra parte potrebbe destare qualche timore: la buona notizia è che acquisterà efficacia a partire dal 1 luglio 2023 (è già entrato in vigore il 1 aprile) e che sei nel posto giusto per imparare tutto (o quasi?) ciò che serve sapere.

Il nuovo Codice degli Appalti: 4 novità importanti

1. Digitalizzazione

La completa digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dell’appalto garantirà una semplificazione delle procedure per quanto riguarda:

  • La pubblicazione dei documenti.
  • La verifica dei requisiti di partecipazione (attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, il Fascicolo Virtuale dell’Operatore (FVOE) e la completa interoperabilità delle banche dati dal 1 gennaio 2024).

2. Procedure sotto soglia UE

Sempre per garantire la semplificazione richiesta dalla Commissione Europea, sono state alzate le soglie che prevedono l’affidamento diretto, anche senza la consultazione di più operatori economici, per gli appalti di piccolo/medio importo nel caso di lavori fino a 150mila euro e fino a 140mila euro nel caso dei servizi e delle forniture.

3. Subappalto

Altre importanti modifiche riguardano il subappalto. Con l’introduzione del “subappalto a cascata” si lascia potere discrezionale alle stazioni appaltanti di indicare nei documenti di gara eventuali limitazioni alla sua applicabilità che dovranno essere specifiche e motivate.

Una seconda novità riguarda la responsabilità solidale tra il contraente principale e il subappaltatore nei confronti della stazione appaltante per le prestazioni oggetto di subappalto.

4. La revisione obbligatoria dei prezzi

Diventa obbligatorio l’inserimento della clausola di revisione dei prezzi che è automatica per variazioni dei costi maggiori del 5% dell’importo complessivo. La compensazione coprirà l’80% delle variazioni valutate con riferimento agli indici sintetici ISTAT.

Il nuovo Codice appalti è in continua evoluzione, alla ricerca di modalità più efficaci per disciplinare un settore così complesso e possiamo presumere che ci saranno presto ulteriori cambiamenti.
Noi di ACX vi promettiamo che continueremo ad aggiornarvi con tutte le ultime notizie, iscriviti alla newsletter e non perderti nulla!

 

 

Hai pensato di cimentarti anche nelle gare d’appalto Europee?

Il mondo delle gare d’appalto europee è molto vasto e complicato (in realtà è più semplice rispetto alle gare d’appalto italiane), ma può rappresentare un’opportunità imperdibile per la tua azienda. Per aiutarti a districarti in questo mondo e ottimizzare i tuoi investimenti, ecco i nostri consigli:

  • Leggi la guida per trovare e scegliere i bandi europei giusti per te. Clicca qui.
  • Scopri cos’è una call for Tender e accedi gratuitamente alla nostra Area Premium per leggere tanti contenuti specialistici come questo. Inizia da qui.
  • Segui i nostri corsi di formazione per diventare EU Tender Specialist: Clicca qui per scoprirli. Presto potrai iscriverti anche alla seconda edizione di Tender Academy!