Social Events: comunicare un evento attraverso i Social Network

Un tempo organizzare un evento voleva dire stampare kg di brochure e disseminarle per la città, il massimo a cui si poteva puntare era un piccolo spot alla radio o in tv.
Fortunatamente sono accorsi in nostro aiuto i Social Network, protagonisti indiscussi di tutta la grande comunicazione, professionale e non. Sono moltissime le possibilità che ci sono state aperte da questi magnifici strumenti.
Una su tutte? La possibilità di ideare un contenuto e renderlo immediatamente fruibile a centinaia di “amici” online, dandogli la possibilità di fornire un feedback immediato. E se questo non vi basta, pensate alla possibilità di svolgere vere e proprie dirette live dei propri eventi preferiti, sia in formato fotografico che video.
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Le possibilità sono tantissime, ma occorre non farsi prendere troppo la mano. Data la grande quantità di strumenti utilizzabili per pubblicare un contenuto, occorre prima vagliare tra le alternative e scegliere quelle a noi più congeniali.
Tutto dipenderà da ciò che abbiamo intenzione di mostrare al pubblico, dal particolare messaggio che vogliamo trasmettere e dal modo in cui vogliamo renderlo fruibile.
Occorre calcolare tutto con molta attenzione, altrimenti si rischia di fare un semplice “copia-incolla” sul web di ciò che era già disponibile sulle brochure. Niente di più sbagliato: ripetere più volte lo stesso concetto non porta a una comunicazione efficace.
La spiegazione a quest’ultima affermazione è molto semplice.
Così come un’azienda non può pretendere di vedere crescere il proprio business proponendo per anni e anni lo stesso spot televisivo, allo stesso modo è impensabile proporre e pubblicizzare un evento proponendo semplici brochure digitalizzate, che nulla hanno di diverso da quelle cartacee.
Occorre saper innovare, saper trovare l’idea vincente che faccia emergere un sentimento di curiosità e simpatia nella mente degli utenti. Oltre a questo, come dicevamo, occorre aver chiare le peculiarità di ogni strumento digitale.
Vediamo alcuni esempi concreti.
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Se la nostra preoccupazione è di fornire agli utenti una serie di video, allora le scelte più appetibili saranno sicuramente YouTube e Facebook. O ancora: se vogliamo realizzare uno storytelling fotografico, ci converrà puntare sul cuginetto Instagram (attenzione però ad utilizzare per bene gli acerrimi #hashtag!!).
Un’altra alternativa può essere Twitter, dove possiamo pubblicare post di massimo 280 caratteri, che a volte possono risultare pochi per comunicare efficacemente un messaggio. Ed è proprio questo il punto: per utilizzare bene Twitter occorre avere l’innato dono della sintesi. Messaggi brevi e diretti, ancor meglio se contenenti un collegamento ipertestuale che rimandi ad articoli più dettagliati.
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Unico appunto: pubblicare troppi post relativi a un singolo evento può essere nocivo, perché non sono molti gli utenti disposti a “sopportarvi” troppo a lungo sulla loro bacheca. Parafrasando un vecchio detto: meglio pochi (post), ma buoni!
Qual è il punto dunque? Semplice: la comunicazione digitale non è più un optional, ma un imperativo bello e buono. È impensabile per un’azienda operare una buona campagna di comunicazione senza l’utilizzo della rete, soprattutto quando si parla di eventi!
E se questo discorso è valido per le aziende, allo stesso modo lo è per i consumatori: tutti dobbiamo saper utilizzare adeguatamente la rete e gli strumenti digitali in nostro possesso.
Certo, leggersi un articolo concernente un dato evento non è in grado di riportare per intero l’emozione di un’attiva partecipazione, ma di certo questo apre possibilità fino a qualche tempo fa impensabili.
La sfida sta tutta nel sapere utilizzare bene gli strumenti che la nostra era ci ha fornito, senza pretendere però che tali strumenti vadano a eclissare la buona pratica dell’incontro.
Non c’è niente di più bello che dialogare con qualcuno guardandolo negli occhi: forse è questa l’unica “pecca” degli ormai immancabili social network.